La più grande iniziativa a favore di una lingua si trova a Euskal Herria: Korrika

  • Il 30 marzo, le cittadine e i cittadini baschi marceranno per un’iniziativa enorme, che nessun popolo al mondo abbia mai creato in favore della propria lingua. Parteciperanno a questa iniziativa migliaia di persone che tenendosi la mano, senza interruzione, andranno a testimoniare l’importanza della lingua basca. 10 giorni e 10 notti, una festa di 210 ore, 2300 kilometri: la maggioranza dei popoli e i cittadini si uniranno per le città della Euskal Herria, tra il sud della Francia e il Nord della Spagna.


2017ko martxoaren 30an - 13:44

Nel seguente video saranno descritti gli avvenimenti della ultima edizione della Korrika:

l’organizzazione ha introdotto un messaggio segreto nel testimone; l’ha successivamente passato di mano in mano, per poi leggerlo nel momento di festa di Korrika. Alzare il testimone di legno con il simbolo basco è considerato un atto d’onore. Per questo motivo, associazioni, istituzioni, persone “comprano” individualmente kilometri in onore della propria lingua. L’iniziativa la organizzano le scuole affiliate all’AEK, un’associazione che si occupa dell’insegnamento dell’Euskara e all’alfabetizzazione rivolto a persone adulte. Ed è proprio per questa associazione che si raccoglie il denaro di questa grande manifestazione.

La lingua basca è quasi scomparsa, sono circa un milione di persone ancora oggi a parlarla,per tanto secondo l'UNESCO è tuttavia da considerare a rischio. Tale situazione è evidente in particolare in alcune aree. In alcuni luoghi è riconosciuta come lingua ufficiale, ma non nella maggior parte del territorio. Korrika unisce l'intero territorio, in un clima di festa. I cittadini e le cittadine che hanno un atteggiamento attivo fanno si che quest’esperienza passi attraverso città e quartieri. Questi vengono così a conoscenza dell’importanza dell’iniziativa e dell’attività svolta per mantenere la loro lingua e manifestano in piazza.

Korrika, grazie ad l'AEK, l’associazione che si occupa dell’organizzazione, è un'iniziativa che emerge dalla società civile, si svolge ogni due anni e quest'anno mantiene la sua 20° edizione. Riconoscendone il suo successo, alcune comunità minori hanno cominciato ad organizzare eventi simili, come per esempio: in Catalogna, l'Irlanda, il Galles, la Galizia e la Val d'Aran, ovviamente in favore della lingua madre.

Perché la lingua basca necessità di Korrika?

Il basco ha subito una grave battuta d'arresto nel recente passato, soprattutto negli ultimi tre secoli. I maggiori promotori sono stati presi in giro, hanno ricevuto multe, percosse, etc.. solo perché parlavano in basco. Così, l’accanimento psicologico ha giocato, tra molti altri fattori politici, un ruolodeterminante. Le politiche linguistiche in Spagna e la Francia hanno direttamente influito contro l’ultizzo della lingua basca.

L'anello è uno dei simboli più crudeli dell'oppressione subita dalla lingua basca. E’ stato proibito di parlare tale lingua a scuola, e quando l'insegnante sentiva parlare in basco, lo studente veniva punito attraverso la consegna dell’anello, simbolo di tradimento. Coloro che portavano l’anello venivano puniti anche fisicamente, sottolineando l’identità di traditori. In molti hanno quindi iniziato ad odiare la lingua basca ed infine hanno deciso di non trasmetterla ai loro figli perché non avrebbero mai sopportato la stessa sofferenza. Testimonianze raccolte in tutta Euskal Herria dimostrano che utilizzo dell'anello è stato diffuso per almeno gli ultimi due secoli, e ancora oggi molte persone lo ricordano e pertanto rimane nella memoria.

In Spagna la lingua basca è stata vietata completamente da una dittatura che durò 40 anni che stabilì e creo una forza di polizia che si occupasse di recare punizioni imponenti e danni a chi parlava la lingua basca. Il basco fu eliminato quasi completamente dalla vita pubblica, presentandolo come il male in rispetto al linguaggio moderno.

Fin dagli anni '50, e con più forza dagli anni 60, nelle scuole di Euskal Herria sono state create all'interno delle case, delle organizzazioni clandestinamente. Da qui è nato il movimento per la lingua basca. Nel corso degli anni '70, l'atmosfera politica era in pieno fermento e migliaia di persone erano alfabetizzati; per questo, è stato creato il movimento AEK nelle scuole. Dopo la dittatura in Spagna, nel 1980, alcuni sognatori hanno creato Korrika.

Anche sono passati 35 anni da quando il basco non è più la lingua ufficiale in gran parte del territorio in cui si parlava. In queste zone, la scuola pubblica non permette lo studio della lingua basca, perciò tanti bambini sono costretti a spostarsi diversi km per raggiungere la ikastola (scuola in basco) più vicina. Nella zona dove l’Euskara è ufficiale, anche se ci sono stati progressi significativi nella collaborazione con le istituzioni locali, le overplays della Spagna denunciano ancora oggi i comuni che operano in basco. Inoltre, è impressa nella memoria basca come la polizia spagnola nel 2003 abbia chiuso l’unico giornale redatto in basco, Egunkaria, creato con i soldi donati dal pubblico. Nello Stato francese, la sola lingua ufficiale è il francese, anche qui ci sono state cause contro i ikastolas che insegnano in basco e una denuncia contro un comune che nel gennaio scorso ha aderito al basco ufficiale.

"Il basco grida per la strada, andiamo tutti alla Korrika!"

Alcuni esperti affermano che delle 7000 lingue presenti nel mondo, nel corso di questo secolo metà sono scomparse. In Euskal Herria hanno lasciato la sua lingua, ma ancora bisogna affrontare un compito enorme, quello della standardizzazione e dell’uguaglianza.

Frasi come "basco è il nostro unico territorio libero", "Una lingua non è perduta, perché coloro che non sanno non imparano, ma perché coloro che sanno non parlano" o "Che bello sentirti parlare basco" può essere letto e detto in molte case, su sopra le felpe e nei negozi di Euskal Herria. È un orgoglio da portare avanti come popolo, un'attività enorme che richiede il lavoro di centinaia di volontari, migliaia di cittadini che daranno la propria l'energia per continuare a lavorare per la loro ligua; Korrika è l’idea di potenziare e di continuare a vivere nel mondo con un proprio punto di vista.

Nota: originale scritto in basco da Lander Arbelaitz, Argia. Traduzione italiano: Glenda Sparapano.

 

-In marcia per la più grande iniziativa nel mondo in favore di una lingua in Euskal Herria #Korrika

-Centinaia di migliaia di persone uniti per i 10 giorni per la propria lingua #Korrika


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